Musica o silenzio?
Il 27-28 luglio 2019 si è tenuto a Nocera Umbra il convegno sulla neurofisiologia del silenzio.
Da questo convegno è emerso che il silenzio svolge un un'importante ruolo di modulazione sul cervello, alterandone il funzionamento e la struttura, a causa della "plasticità cerebrale", ovvero la capacità del cervello di modificarsi e adattarsi in relazione a richieste funzionali provenienti dall'ambiente sia interno che esterno.
La pratica del silenzio influisce positivamente sulla concentrazione, sulla capacità di tollerare i disagi, sulla creatività, sulle emozioni, sull'empatia, sul rapporto dell'individuo con il proprio corpo e con l'ambiente.
D'altro canto, la musicoterapia come la stessa medicina tradizionale cinese, ci insegna che la musica può essere benefica e può essere usata come un vero e proprio strumento di guarigione.
Ciò che rende benefica la musica è la frequenza: numerosi esperimenti dimostrano che si hanno effetti positivi sul corpo, come riduzione della pressione, del battito cardiaco,miglioramento della respirazione e tanto altro , se le frequenze utilizzate sono di
8 Hz e dei suoi multipli.